Il cavallo addestrato alla maremmana è abituato a “venire sotto”, cioè ad affiancarsi con il lato sinistro del corpo alla staccionata o a qualsiasi altro rialzo (detto generalmente salitoio) sul quale si trova il cavaliere che, in questo modo, può salire a cavallo più comodamente.
Questa singolare pratica, che a prima vista può sembrare strana, nasce dall’esigenza del buttero di poter montare a cavallo in qualsiasi situazione e in qualsiasi momento del lavoro in campagna. Il buttero trascorreva la maggior parte della giornata in sella, in solitudine e lontano da casa,quindi in caso di necessità (una caduta o un piccolo infortunio) era indispensabile riuscire a rimettersi in sella con le proprie forze e con l’aiuto del cavallo che, addestrato a “venir sotto”, facilita enormemente il compito.
Le azioni per far venir sotto un cavallo sono le seguenti:
- salire sulla staccionata tenendo il cavallo per la briglia (già fatta passare dalla testa);
- con una leggera pressione della redine destra sul collo dell’animale e con il comando “sotto!” si invita il cavallo ad affiancarsi alla staccionata;
- una volta affiancatosi, il cavallo ben addestrato, deve rimanere perfettamente fermo senza cercare di avanzare o allontanarsi dalla staccionata,
- a questo punto il cavaliere prende le redini con la mano sinistra, insieme ad un ciuffo di criniera, infila il piede sinistro alla staffa, appoggia la mano destra sulla parte posteriore della sella e facendo leva sulla staffa sinistra, supera con lagamba destra la groppa del cavallo mettendosi seduto;
- per ultimo infila il piede destro alla staffa.
Durante tutte queste operazioni è importante che il cavallo rimanga immobile. Un soggetto bene addestrato conosce il rituale del venire sotto e non mostra segni di impazienza durante l’attesa.
Nella tecnica maremmana esiste anche un altro modo di montare in sella, detto “montare a staffa”, ovvero direttamente da terra. In tal caso il cavaliere dovrà affiancarsi al cavallo all’altezza della sella e rivolto verso la testa infilare il piede sinistro nella staffa appoggiandolo all’altezza della parte anteriore dell’attaccatura dell’avambraccio. In tale posizione la suola dello stivale del cavaliere viene a trovarsi quasi in posizione verticale e con la punta del piede rivolta leggermente verso destra. Con la mano sinistra il cavaliere tiene le redini della briglia ed un ciuffo di criniera e con la mano destra afferra la parte posteriore della sella. Quindi facendo leva sulle braccia e soprattutto con una forte spinta della gamba destra, contemporaneamente ad un colpo di reni il cavaliere si eleva fino al punto in cui, con una rapida torsione del busto pone la gamba destra sul lato destro del cavallo e quindi si siede infilando il piede destro nella staffa.
Per smontare, invece, si esegue l’operazione inversa:
- Riunite le redini della mano sinistra, la si appoggia sul collo del cavallo mentre si mette la mano destra sull’arcione anteriore;
- Si sfila solo il piede destro dalla staffa;
- Spostando il peso del corpo sulla staffa sinistra si passa la gamba destra sulla groppa del cavallo e infine la si appoggia a terra;
- Toccata terra si rimuove il piede dalla staffa sinistra;
Il cavallo può comunque essere addestrato a venire sotto anche per smontare.
Fonti:
Web;
‘I Butteri e la Monta Maremmana’ di Franco Amadio.